giovedì 30 aprile 2009

1° Maggio, Made in Usa


Se domani festaggiamo i lavoratori di tutto il mondo è ancora una volta per merito di quella grande nazione che è sempre stata sinonimo di progresso: gli Stati Uniti d'America. Pochi sanno, infatti, che l'origine della festa risale ad una manifestazione organizzata dai Cavalieri del lavoro (Knights of labor, associazione fondata nel 1869) a New York il 5 settembre 1882. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Ma a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago e conosciuti come rivolta di Haymaret.
Più precisamente, con essa si intende ricordare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1866 nell'Illinois. La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero approvate anche in Europa (fonte Wikipedia).

P.S. Agli amici antiamericanisti mando un bacio.

mercoledì 22 aprile 2009

Il laico buon senso della Santa Sede


"Avremmo dovuto andare a Ginevra per affermare le nostre verità, rintuzzare le faziose parole di Ahmadinejad, separare i faziosi dai ragionevoli (esistono anche quelli), comprendere le ragioni degli altri, lasciare agli atti della Conferenza programmi e concetti a cui avremmo potuto fare riferimento in altri momenti e circostanze. La Santa Sede lo ha fatto e ci ha dato, in questo caso, una lezione di laico buon senso", (Sergio Romano, sul Corriere di oggi).

venerdì 17 aprile 2009

La libertà di non essere informati da Santoro


Se le vignette di Vauro non fanno ridere e sono spesso di pessimo gusto, se Sabina Guzzanti - al contrario del fratello - non fa mai ridere, se Santoro risulta antipatico e maleducato, se fa venire l'orticaria, se pensate che non sia l'incarnazione della Verità e l'emblema del giornalista duro e puro e se pensate altresì, che Annozero non sia l'ultimo baluardo della libertà di informazione, non censuratelo. Cambiate canale.

martedì 14 aprile 2009

Quello che non si dovrebbe dire: il riscaldamento globale NON è colpa dell'uomo


Il professor Ian Plimer, geologo dell'Università di Adelaide (Australia), dà di matto, e contraddice la fascinosa vulgata dominante (non lo dite a quelli di Repubblica) con ben 2111 ragioni scientifiche. Nel suo ultimo libro "The Missing Science" spiega perchè se la Terra si riscalda non è colpa dell'Homo Americanus, per definizione sozzo e inquinatore, ma nemmeno di quello Cinese, anzi, dice pazzamente il professore, la colpa non è proprio di nessuno: fa parte dei cicli della Terra. Incredibile.

domenica 5 aprile 2009

Benedetto sia il Vino


"Il vino esprime la squisitezza della creazione, ci dona la festa nella quale oltrepassiamo i limiti del quotidiano: il vino ‘allieta il cuore’. Così il vino e con esso la vite sono diventati immagine anche del dono dell'amore, nel quale possiamo fare qualche esperienza del sapore del Divino", Benedetto XVI.

Stavo leggendo questo articolo, serio e circostanziato, quando mi sono imbattuto in questa citazione meravigliosa. Ma quanto è ganzo Benedetto?! Poi sono andato a trovare il giorno esatto in cui l'ha pronunciata e in quale occasione. Ecco.

venerdì 3 aprile 2009

Ecco perché “lo Stato Etico” è proprio il contrario di quello che paventano i laicisti. Anzi, è il loro Stato


“Lo Stato etico hegeliano è lo stato che non può trovare nelle leggi della morale un limite o un impedimento alla sua azione giustificando così il principio del machiavellismo: è cioè lo stato che decide cosa è bene e cosa è male, senza riconoscere principi superiori che lo precedono e lo trascendono” (Nicola Abbagnano).

“Esso infatti nega l’esistenza di valori assoluti, indisponibili, di diritti fondamentali e non negoziabili, quali il diritto alla vita, rifiutando l’origine divina del diritto e la possibilità stessa che esso tragga la sua validità da norme oggettive ed universali, e cioè iscritte nella natura delle cose. E’ un caso che lo stato etico nazista abbia per primo promosso l’eutanasia, come negazione dell’universale e intangibile diritto alla vita e dell’uguaglianza tra gli uomini, sani e malati?” (Francesco Agnoli).

Gianni Baget Bozzo, in una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini, precisa che proprio “l’intervento della Consulta sulla legge che regolamenta la procreazione assistita pone un problema che riguarda la forma politica della Repubblica. Il popolo e il Parlamento hanno dibattuto a lungo sullo statuto umano dell’embrione con divisioni anche dolorose. Non si dà altro soggetto che possa decidere legittimamente sullo statuto dell’embrione e su quello del malato terminale se non la democrazia…” (continua sul Foglio.it)

Per questo la democrazia svuotata dei valori fondamentali dell’uomo, trascinata dalle correnti ideologiche e in balìa delle decisioni della magistratura, è quanto di più vicino ad uno Stato etico.