Obama firma la legge che va a modificare la sanità americana. Non è una rivoluzione, nessun cambiamento radicale, nonostante il pathos utilizzato dai mass media. Il sistema continuerà ad essere un sistema privato guidato dal mercato e le compagnie assicurative non possono che esultare per il risultato ottenuto. L’assicurazione sanitaria, infatti, diventa obbligatoria per tutti: se fino a ieri potevo decidere di non assicurarmi, oggi non posso più farlo. Così, un po’ di libertà viene sacrificata a favore della solidarietà e cioè, praticamente, per allargare la copertura sanitaria al 95% per cento dei cittadini. Anche se gli immigrati clandestini restano esclusi. L’altro punto dolente è di materia economica, come sempre: poiché non stiamo parlando di spiccioli, potrebbe sorgere più di un problema per trovare i fondi necessari a finanziare la riforma. Tanto si comincerà a pensarci solo dal 2018. Obama nel frattempo ha tutto il tempo di festeggiare. Per adesso...
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