venerdì 3 aprile 2009

Ecco perché “lo Stato Etico” è proprio il contrario di quello che paventano i laicisti. Anzi, è il loro Stato


“Lo Stato etico hegeliano è lo stato che non può trovare nelle leggi della morale un limite o un impedimento alla sua azione giustificando così il principio del machiavellismo: è cioè lo stato che decide cosa è bene e cosa è male, senza riconoscere principi superiori che lo precedono e lo trascendono” (Nicola Abbagnano).

“Esso infatti nega l’esistenza di valori assoluti, indisponibili, di diritti fondamentali e non negoziabili, quali il diritto alla vita, rifiutando l’origine divina del diritto e la possibilità stessa che esso tragga la sua validità da norme oggettive ed universali, e cioè iscritte nella natura delle cose. E’ un caso che lo stato etico nazista abbia per primo promosso l’eutanasia, come negazione dell’universale e intangibile diritto alla vita e dell’uguaglianza tra gli uomini, sani e malati?” (Francesco Agnoli).

Gianni Baget Bozzo, in una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini, precisa che proprio “l’intervento della Consulta sulla legge che regolamenta la procreazione assistita pone un problema che riguarda la forma politica della Repubblica. Il popolo e il Parlamento hanno dibattuto a lungo sullo statuto umano dell’embrione con divisioni anche dolorose. Non si dà altro soggetto che possa decidere legittimamente sullo statuto dell’embrione e su quello del malato terminale se non la democrazia…” (continua sul Foglio.it)

Per questo la democrazia svuotata dei valori fondamentali dell’uomo, trascinata dalle correnti ideologiche e in balìa delle decisioni della magistratura, è quanto di più vicino ad uno Stato etico.

Nessun commento: