mercoledì 19 agosto 2009

Gli inciuci del nostro premier godereccio e i perbenisti scandalizzati


Gli inciuci del nostro premier godereccio, sempre alla ricerca di una giovane e attraente donna da sedurre, hanno provocato lo scandalo delle anime belle perbeniste e ipocrite, che vorrebbero un presidente del consiglio fedele alla propria moglie, senza vizi e moralmente impeccabile. Abbiamo origliato e sbirciato dal buco della serratura tutto quello che c'era da vedere e sentire, oltrepassando ogni confine della privacy e poi ci siamo prontamente scandalizzati. Ci siamo scandalizzati per la storiella più antica del mondo, un classico della letteratura: les putaines de cour, le puttane di corte, che desiderano essere sedotte dal re per ottenere favori personali, regalie, denaro ecc. Abbiamo puntato il dito inferociti e mandato al rogo il peccatore impuro!, e poi con la bava alla bocca invocato la moralità perduta del nostro presidente... Proprio noi che adoriamo vivere in modo libertino e spregiudicato la nostra vita e la nostra sessualità, proprio noi ora non ammettiamo che altri sgarrino alla regola morale. E quale sarebbe la regola morale da seguire? Noi che sbandieravano il relativismo etico e l’anarchia morale in contrapposizione ai principi universali contenuti nella fede cristiana e negli insegnamenti di Gesù, adesso ci ritroviamo dalla stessa parte dei chierici a condannare un uomo colpevole di non aver ottemperato rettamente ai principi morali. Siamo o non siamo un branco di squallidi moralisti?

Se non ricordo male, Benedetto Croce in “Etica e politica” scriveva che come un poeta viene giudicato per quello che scrive e come lo scrive – tanto che una poesia sublime resta tale anche se il suo autore è un ubriacone oppure un lussurioso – allo stesso modo va considerata l’arte politica e l’uomo politico. Un uomo onesto e tutto d’un pezzo potrà essere certamente marito fedele, ma non è detto che sia al contempo abile politico. Così come un pessimo marito, un uomo amante delle bella vita e delle belle donne, può rivelarsi in effetti politico geniale e coraggioso, amato dal popolo e stravotato. Il popolo è sovrano secondo la nostra costituzione e l’eletto dal popolo è intoccabile, come l’ape regina.


(Ho dovuto togliermi questo sassolino dalla scarpa, dava proprio fastidio).

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Silvio è un fenomeno inarrivabile, è sempre lì nonostante tutto e tutti i moralisti in giro che lo vorrebbero morto e che, invidiosi del suo successo e della sua popolarità, cercano sempre il pretesto per odiarlo. Questi ipocriti bacchettoni dei miei stivali dovrebbero sapere che ognuno fa come gli pare nella sua camera da letto... Oppure vogliono per caso vietare i vizi e le scappatelle? Ma non votavano sinistra? Non erano liberali progressisti e libertini?

Gianluca T. ha detto...

Caro Fabio, ti segnalo questo articolo a proposito di perbenisti scandalizzati: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=376656&START=1&2col=

|FF| ha detto...

Grazie, Gianluca. L'ho letto ed apprezzato il tuo link. Già mi garba il nuovo Giornale di Vittorio Feltri.