venerdì 18 settembre 2009

Non siamo supereroi nè mercenari. Siamo soldati, semplicemente soldati.


Noi veniamo addestrati per fare i soldati. Siamo dei professionisti. Mettiamo in cantiere il fatto di perdere la vita, ma siamo soldati e giuriamo fedeltà alla Patria. Non siamo supereroi né mercenari. Non si è così stupidi da indossare l’uniforme e partire, sapendo che si può morire, solo per aumentare lo stipendio. Questo è un luogo comune. Facciamo il nostro lavoro perché ci crediamo. Gli italiani devono sapere che i militari vanno lì a fare il loro lavoro perché credono in quello che fanno. Noi non rappresentiamo un governo, ma l’Italia intera. Certi valori non li si può insegnare o ce li hai o non ce li hai.

Ho riportato, quasi testualmente, le parole di Gianfranco Paglia pronunciate ieri sera a Ballarò. Paglia è un militare paracadutista della Folgore decorato al valor militare. Il 2 luglio 1993, a Mogadiscio, perse l'uso delle gambe. E' attualmente deputato per il Popolo della Libertà.
Sono parole semplici, quasi banali per molti, ma ho voluto che rimanessero scritte perchè non sono affatto sicuro che siano così ovvie e scontate.

2 commenti:

Federik ha detto...

Belle parole. E' vero sono semplici, ma non banali. Purtroppo, oggi che una parte della cultura de sinistra non ammette più il termine guerra ma ipocritamente preferisce il termine operazione di pace, meglio se in inglese "peace keeping", proprio il lavoro di questi soldati, professionisti, è fondamentale per la nostra sicurezza e quelli che fingono di non accettarlo dovrebbero ben ricordare che in un passato neanche troppo lontano fu proprio una guerra a permettere la fine di una dittatura e l'avvento della libertà e della democrazia. Un grande grazie a tutti quelli che come i 6 militari della Folgore svolgono quotidianamente con passione e devozione il loro lavoro aiutandoci a vivere più sicuri e più liberi. Grazie.

|FF| ha detto...

Federik, il tuo commento è perfetto, sottoscrivo fino all'ultima parola.