mercoledì 15 settembre 2010

Obama, The Appeaser

Obama tentenna. Prende tempo. Non vuole sbiadire ulteriormente l'immagine strafiga di presidente pop. La stessa immagine che ormai ha stancato e deluso gli americani. Perché va bene le belle parole accomodanti, la retorica buonista, i discorsi toccanti, ma poi cos'altro? Di concreto c'è, oltre alla superbufala sanitaria, una guerra combattuta a suon di bombardamenti in Afghanistan e in Pakistan, nel totale silenzio dei media internazionali, roba che se fosse stato Bush i pacifisti starebbero in piazza senza soluzione di continuità. E invece Obama è rock. Alle anime belle europee piace da impazzire. E' nero, parla bene, è figo, cosa vuoi di più? Niente, se non fosse per un regime islamo-nazista che vuole cancellare dalla faccia della terra l'unica democrazia mediorientale. Sarebbe tutto bellissimo (si fa per dire) se non fosse che "la scorsa settimana l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica ha emesso un rapporto secondo il quale l'Iran sta sviluppando un programma missilistico per il trasporto a lunga distanza di ogive atomiche, una distanza tale che attualmente sarebbe già in grado di raggiungere l'Europa". Obama che fa? Arma i Paesi amici, pensa allo scudo spaziale, invece di fare l'unica cosa che andrebbe fatta. Perché? Perché purtroppo non è Bush.

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