giovedì 15 aprile 2010

Se la pedofilia diventa un'arma politica da utilizzare esclusivamente contro la Chiesa


Ogni tanto, specialmente quando si ricopre la carica di Segretario di Stato Vaticano, la cautela dovrebbe essere maggiore. Non si possono rilasciare simili dichiarazioni a cuor leggero. Le (dovute) precisazioni servono a ben poco. Bertone l’antidiplomatico, titola Libero, e ha ragione.
Detto questo, però, dobbiamo andare a vedere la realtà dei fatti. E a mio avviso gli attacchi cui è sottoposta la Chiesa e lo stesso Papa Benedetto XVI in questi giorni, sono attacchi perlopiù strumentali, guidati da un forte pregiudizio anticlericale. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, l’unico interesse è quello di denigrare la Chiesa e tutto ciò che rappresenta, non già tutelare le vittime degli abusi. Ho la sensazione che sia solo l’ennesimo robusto pretesto per attaccare politicamente la Chiesa e la sua dottrina. Ci siamo già dimenticati di Roman Polanski? Il regista condannato per lo stupro di una minorenne, ma prontamente difeso da diversi “intellettuali” di sinistra e non solo. In quel caso si levarono scudi in sua difesa. Si tentò di giustificare, si firmarono appelli per implorare comprensione, pietas, eccetera.
E Frédéric Mitterrand? Se n’è parlato per uno o due giorni sui giornali italiani, poi il caso, evidentemente troppo personale, troppo poco strumentalizzabile, è finito nel dimenticatoio. Mitterand ha solo scritto un libro in cui racconta il suo piacevole e disincantato turismo sessuale con i “ragazzi” thailandesi, ma niente di che. Troppo francese, troppo distante dalle gerarchie cattoliche.
Vogliamo parlare di Niki Vendola? Così tanto apprezzato e stimato e venerato nonostante abbia pronunciato queste agghiaccianti parole: «Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti - tema ancora più scabroso - e trattarne con chi la sessualità l'ha vista sempre in funzione della famiglia e dalla procreazione». Dopo le ultime elezioni poi, a sinistra sono tutti (o quasi) entusiasti del Governatore pugliese, un mito, ma nessuno gli ricorda di aver pronunciato quelle parole, nessuno chiede spiegazioni, nessuno vuole sapere cosa intendesse Niki quando diceva che la pedofilia è una forma di amore, non necessariamente con implicazioni sessuali, per i bambini. Ora, so bene che Vendola era giovane e inesperto (politicamente) quando si lasciò scappare (?) quelle frasi. Ma immaginate se le avesse pronunciate Berlusconi o un alto prelato, gliele avrebbero mai perdonate? Mai. E invece sembra che i casi di pedofilia stiano tanto a cuore all’opinione pubblica – soprattutto alla cultura liberal e progressista – solo quando di mezzo c'è qualche sacerdote.

2 commenti:

gabbianourlante ha detto...

ottimo pezzo... cose che non sapevo. grazie.

|FF| ha detto...

grazie a lei che ha avuto la pazienza di leggerle.